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domenica 7 aprile 2019

Concorso Ordinario docenti di scuola secondaria, anche per ITP: rese note le date. Come saranno le prove e come prepararsi al meglio

Finalmente un po di chiarezza, dopo tante voci, il ministro Bussetti, ha finalmente annunciato la tempistica del concorso Ordinario per i docenti non abilitati della Scuola Secondaria di I e II grado, confermando le ipotesi di Mediastaff Istituto Kant global learning:

- bando a fine luglio
- prove nel corso dell’a.s. 2019/20
- assunzioni da settembre 2020

Il bando sarà preceduto da un Decreto, nel quale saranno indicati gli elementi principali da conoscere, come ad esempio le modalità di effettuazione delle prove e soprattutto le tabelle punti. Un'ipotesi molto accreditata prevede la pubblicazione del Decreto prima delle elezioni europee, previste per il 26 maggio 2019.


Per tutti i docenti non abilitati ci sarà un unico concorso e non più due, come previsto in precedenza
Con le modifiche al D.lgs 59/2017, operate con apposito emendamento in Legge di Bilancio 2019, pubblicate in Gazzetta Ufficiale il 31/12/018, è stato chiarito, che per tutti i docenti non abilitati, sarà previsto un unico Concorso Ordinario ed è definitivamente tramontata l'ipotesi di due concorsi per chi ha o non ha maturato 36 mesi di servizio, prevista dalla versione originale del D.lgs 59/2017; tutti i candidati saranno sottoposti alla medesima tipologia e numero di prove. Anche i cosiddetti precari storici, per lo meno per quanto riguarda le tipologie di prove, saranno trattati allo stesso modo dei neolaureati. Chi ha maturato un'anzianità di servizio di almeno 36 mesi, avrà il solo vantaggio di non essere tenuto a possedere i 24 CFU in discipline antropo-psico-pedagogiche, oltre ad una riserva di posti del 10%.

Quali sono i requisiti per partecipare? Oltre al titolo di studio previsto per caiscuna Classe di Concorso:

  • per chi ha maturato almeno 36 mesi di servizio, nessun ulteriore requisito;
  • per chi non ha tale anzianità di servizio, sono richiesti 24CFU in discipline antropo-psico-pedagogiche o in alternativa abilitazione anche in altra cdc o grado di scuola;
  • per gli ITP (Insegnanti Tecnico Pratici) fino al 2024 non è richiesto il possesso dei 24CFU
  • per i candidati ai posti di sostegno, sarà necessario essere in possesso del titolo di Specializzazione al Sostegno, conseguito in appositi corsi indetti dalla Università su delega MIUR.
Coloro che avranno iniziato, ma non completato il TFA sostegno, alla data di scadenza del Bando, potranno partecipare al concorso per i posti di sostegno?
Non è ancora chiaro, ma è assai improbabile. Coloro che avranno iniziato il TFA sostegno, potranno senz'altro concorrere per i posti comuni, ma il titolo di specializzazione sarà spendibile, solo dopo l'ultimazione del percorso di specializzazione. In pratica a chi è ammesso al TFA sostegno 2019, converrà comunque partecipare subito al concorso per i posti comuni, sul primo bando in uscita e contemporaneamente continuare a frequentare la specializzazione, che sarà utilizzabile sul bando di concorso successivo, che dovrebbe uscire fra due anni.


Uscirà un apposito concorso per ITP?
No, gli Insegnanti Tecnico Pratici (ITP), anche se diplomati, sono docenti come gli altri e dovranno partecipare allo stesso concorso Ordinario di tutti gli altri docenti della Secondaria, per le loro specifiche Classi di Concorso, sulla base del titolo di studio previsto per ciascuna di esse. Anche se nel caso in cui il titolo di studio dovesse essere stato appena conseguito, potranno partecipare ai concorsi, senza essere tenuti all'acquisizione dei 24 CFU. Questo almeno fino al 2024.


Quanti posti saranno messi a concorso?
Come chiarito dall'emendamento alla Legge di Bilancio, pubblicata in Gazzetta Ufficiale del 31/12/2018, saranno messi a concorso, solo i posti che si riterranno disponibili, in base alla proiezioni relative al quadriennio successivo all'ipotetica data di conclusione delle operazioni concorsuali. Questo vuol dire che in alcune regioni, non sarà possibile partecipare per tutte le classi di concorso, ma solo per quelle per le quali ci sarà disponibilità di posti. L'ipotesi più accreditata parla dell'immissione in ruolo di oltre 50.000 docenti in tre anni. 

Come saranno le prove e su cosa verteranno?
Tutte le prove del Concorso Ordinario, saranno con sbarramento e per essere ammessi alla prova successiva, bisognerà superare, con un punteggio minimo di 7/10, la prova precedente. Per tutti i candidati per i posti comuni (non di sostegno), le prove saranno 3: due scritte e una orale; per i candidati già specializzati che concorreranno per i posti di sostegno è prevista anche una terza prova scritta.


  • La prima prova scritta, che sarà sostenuta da tutti i candidati ai posti comuni e di sostegno, ha l'obiettivo di valutare il grado delle conoscenze e competenze del candidato sulle discipline afferenti alla classe di concorso e sarà impostata in modalità analoga allo scritto del concorso 2016 . Nel caso delle classi di concorso concernenti le lingue e culture straniere, la prova sarà nella lingua per la quale si concorre. 
  • La seconda prova scritta, che sarà sostenuta da tutti i candidati ai posti comuni e di sostegno che avranno superato la prima prova, con un punteggio minimo di 7/10,  ha l'obiettivo di valutare il grado delle conoscenze e competenze del candidato sulle discipline antropo-psico-pedagogiche e sulle metodologie e tecnologie didattiche. 
  • La terza prova scritta, sarà sostenuta solo dai candidati ai posti di sostegno che avranno superato la prima e la seconda prova scritta, con punteggio di almeno 7/10, ha l'obiettivo di valutare il grado delle conoscenze e competenze del candidato sulla pedagogia speciale, sulla didattica per l'inclusione scolastica e sulle relative metodologie. 
  • La prova oralesarà sostenuta da tutti i candidati ai posti comuni che avranno superato la prima e la seconda prova, con un punteggio di almeno 7/10 e dai candidati ai posti di sostegno, che avranno superato anche le terza prova scritta. Consisterà in un colloquio che ha l’obiettivo di valutare:
  • il grado delle conoscenze e competenze del candidato nelle discipline facenti parte della classe di concorso, delle capacità di progettazione didattica e di efficace mediazione didattica, con utilizzo delle metodologie più efficaci, relativamente al target indicato;
  • di verificare la conoscenza di una lingua straniera europea almeno al livello B2 del quadro comune europeo, relativamente a comprensione scritta e produzione orale, con correttezza grammaticale e sintattica e utilizzo di termini ed  espressioni di ordine generale e professionale;
  • il possesso di adeguate competenze didattiche nelle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC) sia pratiche che teoriche;
  • adeguate conoscenze in tema di diritto, soprattutto di legislazione scolastica
La prova orale comprende anche quella pratica, ove gli insegnamenti lo richiedano, ed è superata dai candidati che conseguano il punteggio minimo di sette decimi o equivalente

Come bisogna prepararsi?
La preparazione dovrà essere scrupolosa e puntuale. Il fatto che tutte le prove saranno superate solo dai candidati, che otterranno un punteggio minimo di almeno 7/10 in ciascuna di esse, fa capire che questo concorso sarà molto più selettivo dei precedenti. A tal proposito ricordiamo che nel procedente concorso 2016, che era fra l'altro riservato ai soli abilitati, il numero di candidati che non superarono la prima e unica prova scritta e non furono ammessi all'orale, fu elevatissimo, con punte del 75% e 95% di non ammessi all'orale.
Se a questo aggiungiamo che il concorso in uscita sarà accessibile anche ai neolaureati in possesso dei 24CFU e per quanto riguarda i posti da ITP, ai neodiplomati, la concorrenza sarà agguerritissima.
Chi già lavora a scuola o altrove, dovrà conciliare gli impegni lavorativi e famigliari e la cosa non sarà semplice. Opportuno pertanto attivarsi per tempo, organizzando lo studio e la preparazione, su ciò che serve e non ridursi all'ultimo, facendosi prendere dall'affanno e dallo sgomento di fronte alla mole delle conoscenze e competenze da acquisire.

Il primo passo è quello di formarsi un quadro chiaro di come deve essere impostato lo studio,  attraverso un'analisi approfondita delle cose da fare. Il corso "Il mio concorso docenti", nella versione specifica per il Concorso Ordinario Docenti della Scuola Secondaria, fornisce un quadro chiaro della composizione di tutte le prove d'esame previste. In un'unica giornata di corso, in modalità super intensiva, con edizioni in tutta Italia, saranno illustrati tutti gli aspetti (clicca qui per il calendario delle prossime edizioni del corso di preparazione ai concorsi 2019

Il secondo passoquello di ottimizzare subito e consolidare il proprio punteggio, anche in vista dell'aggiornamento delle Graduatorie di II e III fascia, previsto per il giugno 2020, proprio nel bel mezzo delle operazioni concorsuali, quando non si avrà tempo per altro, se non per studiare. E' bene ricordare che le previsioni più rosee circa la conclusione del concorso che deve essere ancora bandito, sono per la fine del 2020, ma sicuramente si andrà ben oltre la fine del 2021. Questo vuol dire che un buon posizionamento nelle Graduatorie d'Istituto per le supplenze, sarà fondamentale per lavorare prima della fine del concorso ordinario. La riapertura delle Graduatorie d'Istituto di II e III fascia è prevista per il giugno 2020. Certo l'aggiornamento dei punteggi con nuovi titoli di servizio e culturali, per chi è già inserito, ma è molto probabile la possibilità di nuovi inserimenti anche in III fascia.
Chi non li h
a ancora acquisiti, dovrà massimizzare il punteggio relativo alle certificazioni informatiche (clicca qui per vedere come acquisire tutte le certificazioni informatiche consentite con i calendari dei corsi ed esami).

Il terzo passo: sempre in vista dell'aggiornamento 2020 delle GI, sarà importante essere in possesso di una Certificazione Linguistica riconosciuta dal MIUR, almeno al livello B2, meglio se di livello superiore, per un maggior punteggio, anche per il concorso. Ricordiamo che nei concorsi fino ad ora banditi (2016 abilitati, 2018 riservato agli abilitati scuola secondaria e straordinario primaria e infanzia) le certificazioni linguistiche riconosciute, sono state valutate con punteggi elevatissimi). In ogni caso un buon livello di conoscenza di una lingua straniera, sarà indispensabile per il superamento della prova orale. Clicca qui per vedere come migliorare e certificare il tuo inglese.

Va da se che i tre passi suggeriti dovranno essere compiuti tempestivamente, il prima possibile, possibilmente prima della pubblicazione del bando di concorso, in modo tale da essere già organizzati e non doversi sottoporre a estenuanti tour de force all'ultimo minuto, non sempre conciliabili con il lavoro e con altri impegni personali.

Perché darsi da fare ora per migliorare il punteggio per le Graduatorie di II e III fascia, quando saranno aggiornate nel 2020?
Perché nel 2020, saranno in pieno svolgimento le prove del Concorso Ordinario, per cui è bene "mettere il fieno in cascina" per non doversi occupare dei punteggi delle Graduatorie di Istituto, che però saranno indispensabili per continuare a lavorare nella Scuola. e potersi dedicare in pieno al concorso, che ricordiamo sarà costituito da 3 prove per i posti ordinari e 4 prove per i posti di sostegno, tutte con sbarramento.

Alcuni colleghi hanno deciso di dedicare le loro energie al TFA sostegno e in caso di superamento delle prove preselettive, dedicarsi alla frequenza e solo dopo aver terminato il percorso, all'eventuale concorso.
Non c'è niente di più sbagliato. Per come vanno le cose è sbagliato dedicarsi solo al sostegno, perché i prossimi concorsi, che saranno cantierati solo fra due o tre anni, metteranno a disposizione molti meno posti. Partecipando fin da subito al primo concorso ordinario, si avranno molte più possibilità di entrare in ruolo. Nei successivi concorsi i posti a disposizione saranno sempre meno
Citiamo a tal proposito, quanto apparso su vari quotidiani nei giorni scorsi.
Da qui al 2050 le stime parlano di un possibile calo demografico del 17%”  e dunque, secondo la Fondazione Agnelli, si prevede un calo del 13%-11% di  studenti tra i 3 e i 18 anni, che dagli attuali circa 9 milioni scenderanno a 8 milioni (tra 7.796.000 e 8.360.000 al 1° gennaio 2028)." è quanto afferma un articolo di Italia Oggi del 3 aprile 2019.
"Scuole sempre più vuote, 70.000 studenti in meno il prossimo anno" prosegue il Secolo XIX del 7 aprile 2019.




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