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venerdì 21 luglio 2023

Cos'è la "certificazione internazionale di alfabetizzazione digitale" prevista dall'ipotesi CCNL Scuola? E come si può conseguire?

L'Ipotesi di Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro del Comparto ISTRUZIONE E RICERCA per il periodo 2019-2021, sottoscritto presso l'ARAN il 14 luglio 2023, dalle principali organizzazioni sindacali, introduce alcune novità riguarda l'introduzione di nuovi profili e titoli d'accesso alle graduatorie di terza fascia ATA. Questi costituiranno la base per i prossimi bandi per l'aggiornamento delle Graduatorie di III fascia del personale ATA, che saranno pubblicati nel 2024.

La novità più eclatante è il riferimento a titoli obbligatori per l'accesso ai nuovi profili previsti dal nuovo contratto e che sono genericamente definiti come "certificazioni internazionali di alfabetizzazione digitale". La particolarità presente nella bozza di CCNL rispetto al passato è rappresentata dal fatto che queste certificazioni, indicate come "certificazioni internazionali di alfabetizzazione digitale", non dovrebbero più essere semplici titoli culturali valutabili in termini di punteggio, ma sarebbero fra i titoli di accesso il cui possesso risulterebbe essere obbligatorio in quanto promossi al rango di titoli d’accesso. Questa disposizione sembra riguardare esclusivamente i nuovi profili, ma non sembrerebbe avere conseguenze per i profili già presenti nel precedente CCNL e per coloro che sono già inseriti in graduatoria. Tuttavia, molti non escludono che per analogia e uniformità fra i vari profili, quando usciranno i nuovi bandi, questa disposizione possa essere estesa sistematicamente a tutti i profili ATA. Pertanto, molti stanno attivandosi preventivamente per conseguire titoli che diano garanzie di validità in ogni caso.

Cos'è una certificazione internazionale di alfabetizzazione digitale? E come si può conseguire?

In realtà, non esiste un titolo specifico chiamato "certificazione internazionale di alfabetizzazione digitale", e il Ministero dell'Istruzione sembra aver evitato di menzionare un titolo specifico per evitare accuse di favoritismo verso organizzazioni private specifiche che gestiscono tali titoli.

L'espressione "certificazioni internazionali di alfabetizzazione digitale" fa chiaramente riferimento al concetto di "Computer literacy", ovvero alle cosiddette competenze digitali di base. Questa definizione è presente in molti documenti e studi internazionali riguardanti l'alfabetizzazione informatica e le competenze digitali di base, competenze che tutti i lavoratori, a prescindere dal titolo di studio posseduto, dalla qualifica e dal profilo professionale, dovrebbero possedere. Inoltre, tali competenze sono sancite negli standard di competenze informatiche utilizzate da tutte le organizzazioni internazionali e pubbliche amministrazioni.

Tra le certificazioni internazionali più diffuse e prestigiose nel mondo vi è sicuramente l'ECDL (oggi denominata ICDL), che ha raggiunto risultati notevoli, con milioni di persone certificate in oltre vent'anni di attività e una diffusione in oltre 100 paesi e disponibile in oltre 40 lingue. Le istituzioni pubbliche e scolastiche possono essere certe che chi possiede la certificazione ICDL ha acquisito le competenze a cui si fa riferimento nei documenti internazionali, poiché essa è fornita dall'ente certificatore ICDL Foundation, rappresentata in Italia da AICA attraverso una rete capillare di test center accreditati e costantemente sottoposti alla verifica dei requisiti di accreditamento e all'applicazione rigorosa delle procedure.

Facendo sempre riferimento alla sua diffusione a livello internazionale, in seconda posizione, distanziata di molto, possiamo trovare EIPASS, una certificazione digitale nata in Italia e oggi diffusa anche in alcuni paesi dell'Est e in pochi altri. Altre certificazioni digitali come PEKIT e IDCERT, anch'esse nate in Italia, potrebbero sollevare alcuni dubbi riguardo al requisito internazionale specificato nell'ipotesi contrattuale sottoscritta dal Ministero dell'Istruzione e dalle principali organizzazioni sindacali. Ad esempio, non è stato possibile individuare riconoscimenti e accreditamenti internazionali per PEKIT, e IDCERT risulta avere un'unica rappresentanza negli Stati Uniti, senza una rete diffusa di centri esami al di fuori del territorio italiano.

È quindi importante verificare attentamente la effettiva diffusione internazionale e il riconoscimento delle diverse certificazioni prima di scegliere quale conseguire per essere certi di soddisfare i requisiti del nuovo contratto collettivo nazionale di lavoro nel settore dell'istruzione e ricerca e per evitare potenziali problematiche di mancati riconoscimenti da parte di alcune istituzioni scolastiche che potrebbero applicare interpretazioni particolarmente restrittive e puntigliose di quanto previsto dal CCNL, se confermato.




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