Breaking News

martedì 6 maggio 2014

LAVORARE SENZA DIPLOMA? SEMPRE PIU’ DIFFICILE

I risultati di una statistica, confermano che i diplomati hanno più possibilità


Le aziende scelgono sempre chi ha la maturità, anche per mansioni che in teoria non lo richiederebbero. Anche nei concorsi e selezioni pubbliche, i diplomati passano avanti

Non c’era bisogno delle statistiche per rendersene conto, ma il 4° Rapporto di Inps, Istat e Ministero del Lavoro, conferma quello che chiunque frequenti siti internet di inserzioni lavorative, o legga le analoghe rubriche di quotidiani e riviste, ha ben chiaro da tempo: ormai il diploma è richiesto anche per fare la commessa, cassiera, magazziniere, portiere d’albergo, cameriere, portuale, guardia giurata, etc. In molti casi, non è neppure sufficiente, come nel caso in cui si debba interagire col pubblico, perché ormai è richiesta anche l’ottima conoscenza della lingua inglese e magari di un’altra lingua straniera.
Il diploma di scuola superiore non è più indispensabile solo per posti di tipo “impiegatizio” o, per usare una terminologia di una volta, “di concetto”, ma anche per posizioni che, fino a pochi anni fa, erano normalmente accessibili a chi aveva la terza media o aveva frequentato qualche anno di superiori, senza arrivare alla maturità.
Ho smesso di andare a scuola l’anno scorso, perché non mi trovavo bene e volevo lavorare, ma è difficilissimo trovare annunci di lavoro in cui non sia richiesto esplicitamente il diploma” dice Chiara di Firenze  “e quando mi chiamano ad un colloquio, mi chiedono che titolo di studio ho. Quando dico di non essere diplomata, storcono la bocca o dichiarano esplicitamente che è un problema.”
Giro da mesi, per negozi a portare personalmente i miei curriculum. Ho una bella presenza, sono spigliata, ho già avuto esperienze in questo tipo d lavoro, ma niente. Non mi richiamano mai e dicono Le faremo sapere.”, aggiunge Valentina di Venezia, “poi scopro che il posto è andato ad un’altra persona e quando indago tramite amici, vengo a sapere che l’hanno preferita perché diplomata”.
Ho partecipato ad una selezione per un noto marchio della Grande Distribuzione ma, già al primo colloquio, mi hanno detto che le probabilità per i non diplomati erano praticamente nulle” dice Filippo di Bologna.
Come mai questo cambiamento? Perché chiedere un diploma di maturità anche per lavori, in cui le nozione apprese sui banchi di scuola, non verranno quasi mai utilizzate?
Chi è diplomato, ha normalmente maggior cultura, educazione, garbo e questo per i nostri clienti è importantissimo” dice il direttore di un noto negozio di Forte dei Marmi. “Per noi è un punto imprescindibile, prima di ogni altra cosa. Poi vengono le lingue, l’informatica, la bella presenza”.
La mancanza del diploma, mette in cattiva luce. Denota un approccio passivo e non proattivo, incapacità di definire e raggiungere obiettivi, in altre parole incostanza e questo per qualsiasi azienda, per qualsiasi tipo di lavoro, anche per fare il saldatore, è un demerito“ spiega un selezionatore per una nota Agenzia Interinale. “Le aziende quando possono scegliere fra un diplomato e un non diplomato, scelgono quasi sempre il diplomato, e oggi le aziende possono sempre scegliere”, conclude l’esperto.
Insomma tempi duri per i non diplomati che, sempre più numerosi, ritornano sui banchi di scuola, per frequentare corsi serali, o ricorrono a centri privati di recupero scolastici, che normalmente permettono di raggiungere l’obiettivo in tempi minori.

Nessun commento:

Posta un commento